COMUNE  DI  POZZALLO
Provincia di Ragusa
BIBLIOTECA  CIVICA

Rodolfo Cristina - Biografia


Rodolfo Cristina

Pozzallo, 25 febbraio 1924
Pozzallo 23 aprile 1979

Già dalla prima infanzia dimostrò grande inclinazione per il disegno e per la pittura: era evidente in lui quella straordinaria vocazione artistica che ne avrebbe poi segnato la vita.

Frequentò la scuola d’Arte di Siracusa per apprendere le basi scientifiche che avrebbe poi avuto modo di affinare presso l’Istituto d’Arte di Firenze, notoriamente fucina di buoni artisti, ove poté ammirare e studiare opere offerte al mondo nei prestigiosi saloni delle varie gallerie.

 

Lo studio della pittura attraverso capolavori d’inestimabile valore era un sogno che l’accompagnava sin dall’infanzia: questo grande desiderio, fra l’altro, lo portò a Milano dove, all’Accademia di Brera, poté seguire con estremo interesse i corsi di Carlo Carrà, uno dei maggiori pittori italiani del Novecento, che gli diede subito fiducia, convinto della riuscita del giovane allievo.

 

E Milano fu senza dubbio una tappa importante del suo lavoro, che gli offrì la possibilità di operare in città e fuori. Fu quello un periodo di conquiste e di nuove conoscenze, alcune delle quali veramente importanti: conobbe e frequentò infatti artisti geniali dei quali avvertiva le benfiche influenze. Non solo di Carlo Carrà, ma anche di Mario Mafai, fondatore della Scuola Romana di Pittura, del pittore Filippo De Pisis e perfino di Giorgio De Chirico, creatore della pittura metafisica. Apprezzati critici d’arte, come Henry Lee Bimm, o letterati come il poeta Dario Bellezza, ne compresero e ne elogiarono l’arte.

 

Per Rodolfo Cristina era infatti giunto il momento del confronto, che lo spingeva ad entrare nell’agone artistico per affrontare il giudizio della critica, per farsi notare, per ottenere visibilità.

 

E’ anche vero però che negli anni Quaranta aveva già cominciato a partecipare alle prime “Rassegne di Pittura”, nelle quali aveva ottenuto il conforto di buone recensioni: come per la “Mostra Nazionale Michetti” nel 1947, nella quale meritò il primo premio, e così per la IV Esposizione d’Arte Contemporanea, organizzata a Ravenna nel 1948. Completati nel frattempo i corsi accademici, nel 1947 ottenne l’abilitazione all’insegnamento. Nel 1952 prese parte al III Premio Nazionale di Acitrezza, al quale seguirono, nel 1953, la X Mostra d’Arti Figurative di Roma e quella dell’Arte del Mezzogiorno d’Italia.

 

Il titolo conseguito all’Accademia di Belle Arti gli aveva intanto permesso di ottenere uno stipendio per mantenere la famiglia, approdando infine ad insegnare Disegno e Storia dell’Arte all’Istituto Magistrale di Modica, dove conobbe e frequentò Don Fallisi, insegnante di religione. Questa fraterna amicizia col prete modicano aprì Rodolfo, non credente ed iscritto al Partito Comunista Italiano, all’arte sacra, portandolo a restaurare pale d’altare in varie chiese della Diocesi di Noto, in particolar modo nella Chiesa del Rosario di Modica dove dipinse, fra l’altro, le “Nozze Mistiche di Santa Caterina”, la “Crocifissione” ed il “Cristo Pantocratore”.

 

Continuò a partecipare a mostre di un certo rilievo, quali “I Maestri di via Margutta”, la III e la IV “Rassegna d’Arte del Lazio” a Roma, e tenne diverse permanenti a Roma, Napoli e Padova, presentando opere che furono acquistate perfino dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nonostante tali impegni, fu presente alla I e II Rassegna d’Arte Sacra, allestite a Modica nel 1966, lasciando a Pozzallo, nel 1979, il ritratto del figlio più illustre, Giorgio La Pira, esposto nel Palazzo comunale e donando alla Biblioteca comunale il dipinto “Ragazzo”.

 

Morì il 23 aprile 1979 a Pozzallo, all’età di 55 anni.

 

Fonte: Luigi Rogasi, Pozzallesi del XX secolo, cento nomi da non dimenticare.

 

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